LA DOVE SI BRUCIANO I LIBRI SI FINISCE PER BRUCIARE ANCHE GLI UOMINI¹ - CHI LEGGE E’ ASSERTIVO
- Bioatleta
- 10 feb 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Nella vita si viene attratti da quegli argomenti in cui in un determinato momento ci si sente più sensibili e, di conseguenza, anche i nostri sensi sembrano più sviluppati a percepire situazioni che richiamano la nostra attenzione. Forse alcune condizioni capitano come si suol dire “al momento giusto e nel posto giusto”
In questi giorni, mentre ero assorto nei miei affari, ho captato un dialogo che aveva come tematica una recente statistica riguardante la lettura in Italia, in cui si stima il numero di persone che leggono libri nel bel paese. Nel 2015, infatti, si stima che solamente il 42% degli italiani abbia letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, e sebbene sia una percentuale in aumento rispetto al collasso avvenuto nel 2011 non rappresenta un dato confortante.
Il dialogo al quale ho assistito non era incentrato sull’analisi oggettiva dell’articolo, e nemmeno, ahimè, sulla tristezza e sulla pericolosità di tale dato, ma sul fatto che entrambi gli interlocutori si auto-collocavano nell’ambito di quelle persone che non avevano letto nemmeno un libro nel corso dell’anno appena passato. Detto questo, è doveroso marcare il fatto che, sebbene non sia di mio gradimento tale posizione assunta con vanto, non muoverò alcuna accusa ma semplicemente cercherò di analizzare la situazione da “un’altra prospettiva”.
La difficoltà a procedere in tal senso è notevole. Il vanto, sbandierato con un timbro di voce forzatamente sostenuto, mi ha colpito in modo così profondo da farmi giungere a questa riflessione, tanto più che è stato condito con l’arrogante considerazione che coloro che trovano collocamento nella minoranza di quell’indagine sono generalmente persone noiose.
Sempre per la legge che le situazioni capitano “al momento giusto nel posto giusto”, mi sono imbattuto in un’altra conversazione, con una persona cara, la quale mi ha raccontato di come durante in tanti anni di matrimonio non sia mai riuscita a far leggere nemmeno un libro al proprio partner. Conosco bene entrambi, e di entrambi conosco il carattere, gli atteggiamenti, gli interessi e lo stile di vita.
I miei pensieri hanno fatto viaggi immensi. Sono stati guidati da un senso di fastidio. Mi hanno condotto a ricordare alcuni dei momenti più incresciosi della storia umana, e mi riferisco al “Rogo dei libri”.
Il Rogo dei libri è la pratica in cui si distruggono libri a seguito di fanatismi ideologici volti a controllare gli individui manipolando le loro conoscenze con lo scopo di mantenerli nell’ignoranza, in modo da poter cancellare informazioni o idee che potrebbero risultare contrastanti con le volontà di potere e controllo di singoli individui. Gli episodi nella storia sono stati molteplici, a partire dal rogo della biblioteca di Alessandria, proseguendo con il rogo di svariati manoscritti di Maya e Aztechi ad opera dell’Inquisizione, per giungere ai più famosi episodi avvenuti in Germania ad opera dei nazisti, ma purtroppo non gli ultimi, in quanto nuovi episodi sono avvenuti in Cile, in Argentina e più di recente in Iraq.
Di tutto ciò cosa ne è emerso? Mi sono domandato perché una persona non legge.
Ma soprattutto avendo inquadrato questi soggetti mi sono accorto che si tratta di persone generalmente aggressive che tendono a schiacciare il pensiero altrui cercando supremazia con la forza, alzando la voce e sminuendo il punto di vista altrui, considerandolo inferiore e cercando di manipolarlo con sensi di colpa. In poche parole persone che vogliono appiccare “Il rogo delle idee”.
Essendo umano, immediato è stato il paragone con immagini di persone che sono abitudinarie alla lettura e mi sono reso conto che si tratta generalmente individui portati all’ascolto e al confronto, che sono in grado di argomentare le proprie opinioni con calma e di chiedere maggiori spiegazioni nell’ambito delle questioni che sono in disaccordo col proprio pensiero. Persone che si esprimono rispettando se stessi e gli altri. Persone in grado di cambiare idea.
La nuova prospettiva di analisi della stima dei lettori mi ha portato alla seguente deduzione: chi è assertivo, generalmente, si colloca nell’ambito di quel 42% che ha letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi.
“Le idee sono lo strumento più pregiato di cui l’uomo possa far uso²”, ed esse si costruiscono da emozioni che nascono dal cuore e si sviluppano nella mente grazie all’ascolto, al rispetto, al confronto. Sempre mantenendo sacrosanto il diritto di poter vedere le cose da un’altra prospettiva e quindi di cambiare idea.
¹ Heinrich Heine
² Victor Hugo
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