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Notti in bianco, baci a colazione

  • Immagine del redattore: matteo bosetti
    matteo bosetti
  • 8 set 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

“Quel che le madri non sospettano è che quando i padri si alzano alle tre di notte per coccolare i figli non è per fare i gentili, né per lasciarle dormire. È solo per recuperare il senso. Respirare, stringere, stare a godersi quel che c’è. Sentirsi un po’ più vicini a una cosa che in fondo non hanno mai avuto e mai avranno. Perché quello che le donne non dicono non è niente in confronto a quel che gli uomini non sanno”. Notti in bianco, baci a colazione è un libro di Matteo Bussola, pubblicato nel 2016. (Einaudi) Matteo Bussola, classe 1971, è un fumettista e disegnatore per la “Sergio Bonelli Editore” che con “Notti in bianco, baci a colazione” ha scritto il suo primo libro. Le avventure raccontate nel libro sono ambientate in epoca contemporanea a Verona, città in cui è nato e in cui risiede l’autore. Il libro è articolato in una serie di racconti della vita di tutti i giorni dell’autore e degli avvicendamenti della sua famiglia. L’autore che scrive in prima persona racconta di se stesso, di aver lasciato il lavoro fisso presso un ente pubblico per dedicarsi alle sue passioni, diventate poi professione, e alla sua famiglia. La famiglia è composta dal protagonista, dalla compagna e dalle tre figlie. I racconti sono incentrati soprattutto sulle interazioni e sui sentimenti tra padre e figlie, ma ogni tanto anche di quelli con la compagna e terzi. I brevi racconti, il più lungo forse di tre facciate, si susseguono con una logica temporale. Si tratta di una lettura piacevole, in alcuni casi forse noiosa, ma in altri ricca di significati che inducono a riflettere sulla propria vita di tutti i giorni. Lo stile di scrittura richiama molto il linguaggio fumettistico, condito anche da un lessico dialettale. Alcuni racconti hanno una netta predominanza di dialoghi e altri di descrizioni, tuttavia in quelli con predominanza di dialoghi, non vi sono particolari descrizioni degli interlocutori, tanto che le battute sono dirette, senza la spiegazione di chi sta parlando, lasciando molto spazio alle intuizioni. Tipico stile da fumetto. E’ stata una lettura piacevole fatta in spiaggia durante le ferie. A volte tuttavia mi sono soffermato sulla forma e sulla correttezza dell’italiano. A volte non credevo che ci potessero essere errori del genere. Ho presupposto fossero fatti di proposito per rimarcare lo stile dialettale. Una volta capito questo concetto mi sono soffermato sui contenuti dei singoli racconti. Alcuni noiosi, ma per lo più piacevoli. I temi trattati e i sentimenti trasmessi tra l’autore e le proprie figlie inducono a riflettere e proprio per questo motivo si coglie il piacere di questa lettura. Si tratta dell’esternazione di dubbi, domande e pensieri di un papà. Tali domande, dubbi e pensieri è impossibile non riportarli nella propria sfera personale e riflettere. VOTO: 3/5

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